HPV-Test e PAP-Test

HPV-Test e PAP-Test: sono due test basilari nella prevenzione del “carcinoma del collo uterino”, patologia oggi giorno molto meno frequente grazie ad una puntuale prevenzione effettuata con questi esami.

Premessa: il tumore del collo uterino è correlato all’infezione da HPV. E’ questa una numerosa famiglia comprendente oltre 100 tipi di virus che infettano la cute e le mucose. Solo alcuni, tuttavia, possono provocare alterazioni cellulari che, nel corso degli anni, aggravandosi progressivamente ed in mancanza di intervento, portano al carcinoma invasivo; vengono pertanto classificati come HPV al alto rischio.
• L’HPV test è in grado di identificare la presenza del virus ed il suo grado di pericolosità
• Il PAP test identifica le alterazioni cellulari prodotte dal virus e la la loro gravità

La combinazione dei due test (co-testing) potrà dare i seguenti risultati: Se l’ HPV test è negativo lo sarà anche il PAP test in quanto non ci sono virus per provocare alterazioni cellulari L’HPV test può essere positivo ma il PAP test negativo quando il virus pur presente non ha prodotto alterazioni cellulari. L’HPV test è positivo e lo è anche il PAP test in quanto il virus si è manifestato provocando alterazioni cellulari. Il PAP test o test di Papanicolaou, dal nome del medico che l’ha inventato, è un test per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero (solo per quello). L’introduzione di questo esame ha contribuito a ridurre in maniera significativa tale neoplasia che, nei paesi in via di sviluppo, rappresenta ancora una importante causa di morte, interessando specialmente la fascia di età età fra i 35 e 55 anni. L’esame si effettua in pochi minuti e consiste nell’evidenziare il collo uterino mediante l’introduzione in vagina dello speculum; quindi con una spatolina e una piccola spazzola vengono prelevate cellule dal collo dell’utero (sia sulla superficie che nel canale cervicale). Il materiale prelevato viene fissato in uno speciale liquido e inviato al citologo che provvederà ad osservare le cellule al microscopio per evidenziarne eventuali anomalie. Controindicazioni all’esame sono la presenza del mestruo o una intensa infiammazione che andrà pertanto trattata prima di eseguirlo. La gravidanza non è una controindicazione, anche se in questo periodo, più facilmente lo sfregamento del collo uterino potrà provocare perdite ematiche, sempre causa di preoccupazione per la donna. Nei 2/3 gg. precedenti andranno evitati rapporti sessuali completi, lavande interne, ovuli e creme vag. per non alterare il risultato. Quali esiti avremo dall’esame?
 Nella maggior parte dei casi il reperto sarà di normalità; in altri casi potrà essere richiesto di ripetere l’esame a causa di uno scarso numero di cellule (cosa che frequentemente si verifica, specie dopo la menopausa) oppure per presenza di eccessiva infiammazione. In caso di PAP test positivo le risposte più frequenti saranno: ASCUS, L-SIL, H-SIL. Il termine ASCUS significa: cellule squamose atipiche di incerto significato clinico. Rappresenta circa il 50% delle anomalie citologiche cervicali ma la probabilità di avere una lesione grave è molto bassa. E’ comunque consigliabile eseguire un HPV test per ricercare la presenza di DNA virale: in caso di positività occorre effettuare la colposcopia. In caso di negatività si raccomanda esecuzione di HPV test e PAP test ad un anno.Il termine L-SIL signifca: lesione squamosa intraepiteliale di basso grado. Può essere considerata una lesione transitoria dell’infezione da HPV, con possibilità di regressione spontanea del 60 – 80% nel corso dei due anni successivi, soprattutto nelle giovani donne. La percentuale di positività all’HPV in questo gruppo è di circa l’80% ed è pertanto raccomandata l’esecuzione della colposcopia senza effettuare l’HPV test. Se l’esame colposcopico è negativo si effettuerà HPV test e PAP test dopo un anno. In caso di persistenza di L-SIL a distanza di due anni si può considerare la conizzazione. Se l’esame colposcopico è positivo ci si comporterà in base all’esito dell’esame istologico sul prelievo effettuato durante la colposcopia. Il termine H-SIL significa: lesione squamosa intraepitelale di alto grado. La possibilità di una lesione istologica grave è del 60 – 80%, pertanto occorre eseguire subito la colposcopia e proseguire in base all’esito dell’esame istologico. L’HPV test ha lo scopo di identificare i virus classificandoli in alto e basso rischio. I primi sono potenzialmente più pericolosi in quanto, se ignorati, possono portare al tumore del collo dell’utero, mentre i secondi sono responsabili dei condilomi genitali. La tecnica per il prelievo è la stessa che per il PAP test e dallo stesso campione possono essere effettuati entrambi gli esami. I test utilizzati per la tipizzazione del virus devono essere inclusi nell’elenco dei “test HPV validati per lo screening del carcinoma della cervice uterina”. I test che specificano un particolare tipo di virus non sono attualmente validati e pertanto non raccomandati dal punto di vista clinico. L’esito può essere negativo se non viene trovato alcun virus; positivo, se vengono evidenziati uno o più tipi di virus o non valutabile in caso di materiale non idoneo o insufficiente. Se l’HPV test è positivo occorre eseguire il PAP test per verificare la presenza di alterazioni cellulari. Il programma di screening della Regione Piemonte, Prevenzione Serena, prevede l’esecuzione del PAP test dai 25 anni; abbiamo visto che nelle donne più giovani la percentuale di regressione spontanea è molto alta, quindi eseguirlo in età più precoce porterebbe all’individuazione ed al trattamento di lesioni che sarebbero comunque scomparse spontaneamente. Nel caso di donne ad alto rischio perché hanno iniziato l’attività sessuale precocemente e/o hanno avuto numerosi partner, sarà il medico di fiducia a consigliarlo anche prima di questa età. Rimanendo nello screening, se il test sarà negativo verrà ripetuto dopo tre anni per passare poi all’HPV test dopo i 30 anni. L’HPV test, se negativo, verrà ripetuto a distanza di 5 anni, visti i tempi lunghi di latenza fra infezione e comparsa di lesione di alto grado, e continuato sino ai 65 anni.